" perche' sa, se io faccio questo mestiere di girare per tutti i cantieri, le fabbriche e i porti del mondo, non e' mica per caso, e' perche' ho voluto. Tuti i ragazzi si sognano di andre nella giungla o nei deserti o in Malesia, e me lo sono sognato anch'io; solo che a me i sogni mi piace farli venire veri, se no rimangono come una malattia che uno se la porta appresso tutta la vita, o come la farlecca di un'operazione, che tutte le volte che viene umido torna a fare male. [...] Adesso poi ci ho fatto talmente l'abitudine che se dovessi mettermi tranquillo verrei malato: per conto mio il mondo e' bello perche' e' vario.[...] Se uno sta a casa sua magari e'tranquillo, ma e' come suchiare un chiodo. Il mondo e' bello perche' e' vario."
Primo Levi, "La chiave a stella"
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