Viaggiamo, inizialmente, per perderci.
E viaggiamo, poi, per ritrovarci.
Viaggiamo per aprirci il cuore e gli occhi,
e per imparare più cose sul mondo
di quante possano accoglierne i nostri giornali.
E viaggiamo per portare quel poco di cui siamo capaci,
nella nostra ignoranza e sapienza,
in varie parti del globo,
le cui ricchezze sono variamente disperse.
E viaggiamo, in sostanza,
per tornare a essere giovani e sciocchi,
per rallentare il tempo ed esserne catturati,
e per innamoraci ancora una volta
(P. Iyer)
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