Nel 1950 una delegazione di monaci e funzionari che non erano mai usciti dal Tibet venne inviata a Londra per discutere cosa l’Inghilterra poteva fare per il loro paese. Venivano da un mondo povero, primitivo, ma bellissimo. Erano abiutati a grandi spazi vuoti, a una natura coloratissima e loro stessi erano colorati nelle loro tuniche, nei loro cappotti e berretti. A Londra furono ricevuti con grande cortesia e poratati in giro a vedere la citta’. Un giorno, con i loro accompagnatori, i tibetani si ritrovarono nella metropolitana. Erano esterefatti: tuta quella gente sotto terra! Uomini vestiti di nero, con la bombetta int esta, leggevano il gironale sulle scale mobili, la folla si accalcava nei corridoi correndo per salire sui treni in partenza; nessuno paralva a nessuno, nessuno sorrideva! Il capo dei tibetani si rivolse, pieno di compassione, all’accompagnatore inglese e gli chiese: “Cosa possiamo fare per voi?”